Antonino Cantone

Catania, 14 giugno 1953

Nino Cantone è uno dei giocatori con più presenze (con Nino Leonardi e Gigi Chiavaro) di quella stirpe di grandi catanesi che hanno indossato la casacca rossazzurra negli anni Settanta, tra cui figurano anche Tuccio Giustolisi, Mimmo Ventura, Giuseppe Giuffrida, Guido Angelozzi.

Ufficialmente centrocampista (1.73 m × 68 kg riportano gli annali), è cresciuto nelle giovanili etnee, per poi andare a fare esperienza in prestito al Paternò.

Esordì in maglia rossazzurra il 29 agosto 1973 in Coppa Italia contro l’Inter a San Siro, subentrando a Biondi ad inizio secondo tempo (quella partita finì 4-0 con poker di Boninsegna). In campionato, l’esordio avvenne poche settimane dopo, il 28 ottobre 1973 in Catania-Arezzo 2-1 (Serie B). In quella stagione collezionò 11 presenze, che tuttavia non servirono ad evitare una mesta retrocessione in C ai rossazzurri.

Nino Leonardi, Nino Cantone e Gigi Chiavaro: catanesi doc.

Passato in prestito un anno alla Massiminiana, tornò a vestire la maglia rossazzurra nel 1975-76, con il Catania che intanto era tornato in Serie B, e fu titolare soprattutto nelle tre stagioni successive, dove indossò anche i gradi di capitano in diverse occasioni.

Storico il suo gol nel derby in casa contro il Palermo del 20 marzo 1977 (replicò al gol rosanero di Osellame), in quella sfortunata stagione guidata da Carmelo Di Bella e culminata con una nuova retrocessione in Serie C.

Il Catania cercò immediatamente la risalita in serie cadetta, puntando molto sui giovani locali. Il primo anno (con Carlo Matteucci e poi Guido Mazzetti in panchina) giunse al primo posto a pari punti con la Nocerina, contro la quale poi perse lo spareggio promozione a Catanzaro. In quella stagione, Cantone andò a segno due volte: in Catania-Reggina 1-1 ed in Catania-Salernitana 2-1.

L’anno successivo (con Adelmo Capelli in panchina) la promozione sfumò a fine campionato con la sconfitta a Pisa; Cantone fu ceduto in prestito all’Acireale e tornò al Catania (che nel frattempo era finalmente riuscito a risalire in B) nel 1981, giocando la sua ultima partita in rossazzurro il 14 giugno 1981, Catania-Pescara 0-1.

In totale, ha giocato col Catania sei campionati tra 1973 ed il 1981, collezionando in campionato 104 presenze (di cui 50 in B) e 3 reti. Ha ricoperto diversi ruoli, in particolare quello di mediano con il numero 4 sulle spalle. Ed è in quel ruolo che è stato amato ed apprezzato dalla tifoseria rossazzurra, quale simbolo di “catanesità” ed attaccamento alla maglia della propria città.