Questa la relazione illustrativa del progetto vincitore, così come presentata nel bando di concorso dall'artista Andrea Marusic.
 

Per l’inizio dei lavori è necessario il ripristino dei muri; cioè la rimozione di qualunque supporto che sia applicato sui muri, locandine, insegne, compreso il pannello con il nome dello stadio che verrà in seguito ricollocato insieme alle eventuali insegne rimosse. Poi lo scrostamento delle vecchie mani di vernice in cui in alcuni punti viene via con il solo strofinare di mani, che se non rimossa correttamente ne pregiudicherebbe la durata del disegno stesso ed una verniciata di fondo in tinta unica di grigio (1/2 di bianco 1/2 di nero). Infine occorrerebbe dipingere i tornelli che erano rossi ora sbiaditi, ed i portoni anch’essi sbiaditi e deturpati, che così rimanendo rovinerebbero l’armonia del nuovo lavoro.

Il lavoro sarà realizzato con idropitture murali al quarzo e smalti all’acqua applicati a pennello o rullo e degli smalti sintetici a spray. Le idropitture prese in considerazione sono della marca italiana “Univer” modelli “Dyaquarz silossanico antialga”, una vernice al quarzo e “Hydro satin” uno smalto murale, per gli smalti spray sintetici è stata presa in esame la marca italiana “Kobra” modelli “Hp” e “Low”, entrambe le marche offrono prodotti di ottima resa e lunga durata.

Per la realizzazione dell’opera saranno necessari circa tre mesi di lavori, divisi in 6/10 ore di lavoro al giorno, dal lunedì al venerdì includendo qualche sabato e domenica, compatibilmente allo svolgersi delle partite di calcio o eventuali manifestazioni che interessino lo stadio. Per rientrare in questi tempi mi occorrerà la disponibilità di un piccolo magazzino dove ogni sera riporre le vernici, il trabattello e quant’altro adopererò per lavorare, un punto acqua per la diluizione delle vernici e il lavaggio degli attrezzi ed un punto d’attacco per la presa elettrica che mi servirà a collegare alcuni miei strumenti da lavoro.