Luisa Brancaccio, Stanno tutti bene tranne me

Secondo appuntamento con Leggo. Presene indicativo, la rassegna  organizzata da Radio Lab, in collaborazione con Einaudi Editore. Domenica 6 aprile alle 18.30 nella caffetteria di Zo Centro culture Contemporanee Luisa Brancaccio presenta Stanno tutti bene tranne me (Einaudi 2013), suo primo romanzo dopo l’esordio con un racconto a quattro mani scritto con Nicolò Ammaniti (Seratina in Gioventù Cannibale, Einaudi).

 

IL ROMANZO
Stanno tutti bene tranne me  racconta storie che si sfiorano, ci sono vicini di casa, animali domestici, uno psicanalista, una donna delle pulizie, tappeti, librerie e tutta la tranquillità della vita borghese. Una tranquillità che funziona quasi come un farmaco, che stordisce e crea dipendenza. Margherita, per esempio. Quando si è sposata, suo marito le è sembrato l’uomo perfetto, forte e vincente. Solo ora si rende conto del fallimento, di vivere con un estraneo, anaffettivo e incapace di empatia fino alla crudeltà. Poi arriva un colpo di scena destabilizzante non solo per il lettore ma anche per lei…

Questo è un libro sul superamento del dolore. Coglie i protagonisti nel momento della scelta: restare fermi sull’orlo dell’abisso a contemplare la catastrofe oppure andare avanti, continuare a vivere. Non è una scelta ragionata, è piuttosto una pulsione alla vita che appartiene a tutti gli animali, alle piante, a tutti gli organismi.

L’AUTRICE
Luisa Brancaccio
è nata a Napoli nel 1970 e vive a Roma. Ha scritto con Niccolò Ammaniti il racconto Seratina pubblicato in Gioventú cannibale (Einaudi 1996). Stanno tutti bene tranne me è il suo primo romanzo (Einaudi 2013).

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