Costarica in Semifinale

Una partita entusiasmante. I quarti di finale di Brasile 2014 fra Olanda e Costa Rica hanno regalato tantissime emozioni e una sorpresa finale.

Nel primo tempo gli Orange controllano serenamente la partita, convinti della loro superiorità. Gestiscono il possesso, e anche se non si rendono mai davvero pericolosi danno la sensazione di aspettare semplicemente il momento giusto. Nel secondo tempo entrano infatti più agguerriti e decisi a sbloccare il punteggio.
Inizia una serie infinita di emozioni dal palo di Sneijder su punizione, ai salvataggi sulla linea dei difensori costaricani.
L’area di rigore dei centroamericani è affollatissima, i tiri e le occasioni si susseguono rapidissime, ma la palla non entra. Navas, Acosta, Gamboa e Giancarlo Gonzales sono eroici. Sembra, a tratti, di rivivere la semifinale Italia Olanda degli Europei del 2000.

I Ticos reggono fino al 90° e si va ai supplementari. E si ricomincia: Olanda in attacco, altro legno colpito da Sneijder, Robben a correre velocissimo e dribblare per tutta la partita, tiri, cross, palle pericolose, e giocatori della Costa Rica a immolarsi in giro per il rettangolo di gioco.
Si gettano su ogni pallone, respingono ogni tiro, non mollano, bisognerebbe essere in ventidue per segnargli un gol. Sul finire del secondo tempo supplementare hanno persino la sfrontatezza di avere un paio di clamorose occasioni per battere l’Olanda, ma non ci riescono e si va ai rigori.

A questo punto Van Gaal si gioca l’ultima carta: l’altissimo e fastidiosissimo portiere pararigori Krul. Nonostante la sua immensa mole, e i suoi modi di fare volutamente provocatori per deconcentrare e innervosire gli avversari, non riesce a parare nemmeno un rigore. I costaricani li segnano tutti e Navas fa due parate sensazionali a Robben e Sneijder.
Nessuno crede a quanto sia accaduto, la Costa Rica è in semifinale. Quell’automa di Robben, quell’antipatico di Krul, quello spiritato di Van Gaal, se ne vanno tutti a casa. Una nazione è in festa e con lei un continente, che allo stadio l’ha sostenuta a gran voce, e un mondo fatto di chi crede che a volte Davide può battere Golia. E il bello è che la vittoria è meritata, perché la corretta lettura della partita vuole che l’Olanda dovesse segnare almeno tre gol (giusto per non esagerare) essendo, oltre che farcita di campioni e una squadra di maggior blasone e storia, il miglior attacco del torneo; mentre la Costa Rica si presentava con la miglior difesa, quindi avrebbe giocato una partita perfetta se fosse riuscita, come poi è accaduto, a non subire reti.
E poi si è ripetuto più volte che questo mondiale è bellissimo proprio perché pieno di sorprese, questa è di sicuro la più grande!

Se fosse uscita la Costa Rica non ci sarebbero più dibattiti fra edotti linguisti a proposito dell’articolo che debba precedere il nome di questa simpatica nazione – che, en passant, è la prima ad aver rinunciato ad un esercito e aver trasferito quella spesa nella protezione delle sue aree naturalistiche, aumentando la superficie del territorio protetta, la scolarizzazione e raggiungendo un alto tasso di felicità.

Se fosse uscita la Costa Rica sarebbero tutti felici e contenti, compresi loro per essere arrivati fino ai quarti, che sarebbe stato il loro massimo storico. Se fosse uscita la Costa Rica non ci sarebbero squadre simpatiche per cui tifare, e sarebbe uscita la miglior difesa del torneo, e per di più da imbattuta!
Ma la Costa Rica è in semifinale, e noi siamo felici e ci godiamo questo sogno.

Purtroppo non è andata così, ma sarebbe stato bello.

 

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