Il ritorno delle ‘Ntuppatedde

[Foto di Tahnee Drago]

A Catania la quaresima vien senza carnevale; ma in compenso c’è la festa di Sant’Agata, nella quale le signore hanno il diritto di mascherarsi, sotto il pretesto di intrigare amici e conoscenti, e d’andar attorno, dove vogliono, come vogliono, con chi vogliono. Questo si chiama il diritto di ‘ntuppatedda.
— Giovanni Verga, “La coda del diavolo”

Le ‘ntuppatedde (letteralmente le “chiuse”, le “nascoste”) erano donne dal viso velato che andavano in giro per le strade di Catania rivendicando la propria libertà d’espressione nell’unico giorno in cui era loro concesso di farlo: quello della festa di Sant’Agata. Irriconoscibili, potevano mescolarsi tra i devoti e danzare, burlarsi della folla, lasciarsi corteggiare e rompere le convenzioni, affrancandosi dagli obblighi imposti da padri e mariti e dai divieti sociali.
La tradizione settecentesca rivive oggi grazie a un documentario di Giuliano Severini e Giovanni Narcisi, che sarà proiettato il 15 gennaio alle 20:30 da Scenario Pubblico, e alla performance di un gruppo di ‘ntuppatedde contemporanee, che avrà luogo la mattina del 3 febbraio nel centro cittadino, durante i festeggiamenti per la patrona.

Ne abbiamo parlato a City Lights con la performer Elena Rosa. Riascolta:

 

Se vuoi diventare ‘ntuppatedda per un giorno, puoi partecipare al workshop preparatorio, che culminerà nella performance del 3 febbraio: clicca QUI per i dettagli.

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